venerdì 20 marzo 2009

Il Buono e il Cattivo Governo (guardere alla storia per costruire il futuro)



A1 [Celebrazione della giustizia e dei suoi effetti sull’unità dei cittadini]

«Questa santa virtù, là dove regge,

induce ad unità li animi molti,

e questi, a cciò ricolti,

un ben comun per lor signor si fanno,

lo qual, per governar suo stato, elegge

di non tener giamma’ gli ochi rivolti

da lo splendor de’ volti

de le virtù che ‘ntorno a llui si stanno.

Per questo con trionfo a llui si danno

censi, tributi e signorie di terre,

per questo senza guerre

seguita poi ogni civile effetto,

utile, necessario e diletto».


A2 [Esortazione ai reggitori del Comune a seguire la giustizia, unica garante di libertà, equità e benessere]

«Volgiete gli occhi a rimirar costei,

vo’ che reggiete, ch’è qui figurata

per su’ eciellenzia coronata,

la qual sempr’ a ciascun suo [dritto rende.

Guardate quanti ben vengan da lei

E come è dolce vita e riposata

quella] de la città du’ è servata

questa virtù ke più d’altra risprende.

Ella guarda e difende

chi lei onora e lor nutrica e pascie;

da la suo lucie nascie

el meritar color c’operan bene

e agl’iniqui dar debite pene».


A3 [securitas]

«Senza paura ogn’uom franco camini,

e lavorando semini ciascuno,

mentre che tal comuno

manterrà questa donna in signoria,

ch’el à levata a’ rei ogni balia».


B1 [Descrizione delle nefaste conseguenze di un governo senza giustizia e perciò votato alla tirannia]

«Là dove sta legata la iustitia,

nessuno al ben comun già mai s’acorda,

né tira a dritta corda:

però convien che tirannia sormonti,

la qual, per adempir la sua nequizia,

nullo voler né operar discorda

dalla natura lorda

de’ vitii che con lei son qui congiunti.

Questa caccia color ch’al ben son pronti

E chiama a sé ciascun c’a male intende;

questa sempre difende

chi sforza o robba o chi odiasse pace,

unde ogni terra sua inculta giace».


B2 [Invito a vigilare al fine di combattere la tirannia e i suoi sostenitori]

«……………………… e per effetto,

che dove è tirannia è gran sospetto,

guerre, rapine, tradimenti e ‘nganni.

Prendasi signoria sopra di lei

E pongasi la mente e lo intelletto

[in tener sempre a iustitia suggietto

ciascun, per ischifar sì scuri danni,

abbattendo e’ tiranni;

e c]hi turbar la vuole sie per suo merto

discacciat’ e diserto

insieme con qualunque sia seguacie,

fortificando lei per vostra pace».


B3 [Timor]

«Per voler el ben proprio, in questa terra

sommess’ è la giustizia a tirannia,

unde per questa via

non passa alcun senza dubbio di morte,

che fuor si robba e dentro da le porte».

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