lunedì 20 aprile 2009

Quanto è vecchia la Politica ?


Secondo un rapporto sull'invecchiamento della popolazione mondiale realizzato negli Stati Uniti, all'Italia spetta il primato per la più alta percentuale di popolazione anziana (18,1%), e per la durata media della vita (79 anni), seconda soltanto a quella svedese.
Dunque, l'Italia è in testa alla classifica delle nazioni più "vecchie" con il maggior numero di cittadini sopra i 65 anni di età con 18 anziani su cento abitanti, di contro agli appena 14 ragazzi (al di sotto dei 15 anni). E questo nonostante sia ormai tra i Paesi a minor tasso di incremento del numero di anziani.
Se da qualcuno questo fenomeno viene visto come una catastrofico perché si prevede che 2030 i vecchi saranno quasi il trenta per cento della popolazione a fronte della bassa percentuale di nuovi nati.
Per altri è invece positivo , perché l'aumento delle prospettive di vita è generato da un miglioramento delle condizioni di vita stesse.
Se tale fenomeno viene studiato con attenzione, assai preoccupante è quello dell'invecchiamento della classe politica ,e più in generale di quella dirigenziale.
Infatti in Italia
l'eta' media dei nostri parlamentari, è di 51 anni, meno dissonante in un'ottica internazionale, anche se non ci distinguiamo come esempio di svecchiamento della classe dirigente. Nelle ultime legislature, gli under 40 erano il 12 per cento, contro il 20 per cento olandese o il 31 per cento finlandese. Solo la "old" Gran Bretagna ci insegue con il suo 9 per cento.
Per non parlare degli incarichi di governo ,nei paesi occidentali i capi di governo restano in carica per circa dieci anni alternandosi nella competizione ,in Italia dal '96 ad oggi si parla solo di Prodi e di Berlusconi.
Tragica è la situazione a livello locale dove a cacciare i dinosauri dalle poltrone ,in molti casi interviene "sorella morte".
Liberi e Forti vi propone un sondaggio per capire cosa pensate voi sull 'argomento.


"Liberi e Forti"


1 commento:

Anonimo ha detto...

Io non ne farei una questione strettamente anagrafica. Si può essere dei novelli politici anche superata l'età della pensione. Il problema, piuttosto, è un altro: chi raggiunge una poltrona non vorrebbe mollarla più oppure, come sta accadendo nel nostro paese, chi è stato detronizzato fa di tutto per riguadagnare l'ambita postazione.
Per risolvere il problema, ci sarebbe bisogno di un intervento legislativo capace di arginare i "candidati a vita": ogni cittadino italiano dovrebbe avere a disposizione un limitato numero di tentavi (indipendentemente dagli esiti raggiunti).
Per ora questa legge non c'è e, noi sampietresi, alle prossime amministrative ritroveremo sulla scheda elettorale tanti nomi già sentiti...
Mi auguro che, fra i candidati alla carica di Sindaco, ce ne sia almeno uno di nome nuovo!